Un gigante è caduto
26/11/2020 - 14:08
Rochdale, ultimo baluardo di civiltà a nord del continente. Una piccola cittadina, circondata da alte cinta murarie, da cui gli arcieri osservano con timore il limitare della foresta. Una richiesta d’aiuto, smarrita chissà dove, portata chissà da chi. Mai giunto alla sua meta ultima, forse morto.
Un gruppo, un semplice e scarno gruppo di persone, ceneri di un regno che ormai non esiste più, ancora attaccati alla brutalità e ferocia della sopravvivenza, son giunti alle nostre mura questa notte.
Li abbiamo visti come carne da macello, abbiamo visto la loro vita passarci davanti agli occhi. La bestia, imponente, feroce ed affamata. Una bestia che affliggeva le nostre terre ormai da tempo immemore, confinati a vivere come ratti, rinchiusi nelle nostre mura, e, in certo senso, avevamo imparato a conviverci, a subire nel silenzio ed aspettare. Aspettare che si stancasse di noi, che perdesse il suo interesse. Ma quanto a lungo saremmo durati?
Questi uomini, ai miei occhi, non avevano alcuno scampo, un fato avverso, sarebbero state le ennesime vittime, davanti la sua imponenza.
Son stati travolti in pochi attimi, e con una potenza e brutalità raramente vista in natura. Noi, dal canto nostro, abbiamo semplicemente avuto il tempo di barricarci in casa, lasciandoli al loro destino.
E pure… Contro ogni probabilità, con maestria, forza e di sicuro una bella dose di coraggio, son riusciti ad abbattere la Bestia. Guidati da chissà quale Dio, mossi da un potere superiore.
Un arciere, che con la sua balestra non ha mai sbagliato un tiro, centrando più volte la bestia nel cranio.
Un guerriero, che contro ogni probabilità ha tranciato di netto una delle sue zampe, costringendola al suolo.
Un arcanista, che invocando il potere è riuscito a portarla allo stremo delle forze.
E lui, sul finire, ha reclamato la vita della bestia, con un colpo deciso di scure, come se fosse sempre stata sua, come se la Bestia, dovesse pagare a lui, quel debito.
Sono eroi, dobbiamo molto a loro, la città di Rochdale lì ricorderà.
Un gruppo, un semplice e scarno gruppo di persone, ceneri di un regno che ormai non esiste più, ancora attaccati alla brutalità e ferocia della sopravvivenza, son giunti alle nostre mura questa notte.
Li abbiamo visti come carne da macello, abbiamo visto la loro vita passarci davanti agli occhi. La bestia, imponente, feroce ed affamata. Una bestia che affliggeva le nostre terre ormai da tempo immemore, confinati a vivere come ratti, rinchiusi nelle nostre mura, e, in certo senso, avevamo imparato a conviverci, a subire nel silenzio ed aspettare. Aspettare che si stancasse di noi, che perdesse il suo interesse. Ma quanto a lungo saremmo durati?
Questi uomini, ai miei occhi, non avevano alcuno scampo, un fato avverso, sarebbero state le ennesime vittime, davanti la sua imponenza.
Son stati travolti in pochi attimi, e con una potenza e brutalità raramente vista in natura. Noi, dal canto nostro, abbiamo semplicemente avuto il tempo di barricarci in casa, lasciandoli al loro destino.
E pure… Contro ogni probabilità, con maestria, forza e di sicuro una bella dose di coraggio, son riusciti ad abbattere la Bestia. Guidati da chissà quale Dio, mossi da un potere superiore.
Un arciere, che con la sua balestra non ha mai sbagliato un tiro, centrando più volte la bestia nel cranio.
Un guerriero, che contro ogni probabilità ha tranciato di netto una delle sue zampe, costringendola al suolo.
Un arcanista, che invocando il potere è riuscito a portarla allo stremo delle forze.
E lui, sul finire, ha reclamato la vita della bestia, con un colpo deciso di scure, come se fosse sempre stata sua, come se la Bestia, dovesse pagare a lui, quel debito.
Sono eroi, dobbiamo molto a loro, la città di Rochdale lì ricorderà.