Benamati figli della fortuna, celebriamo un felice ritorno a casa!
11/11/2020 - 20:40
Concittadini, Concittadine,
Prediletta gente di Vecchia Kewor e protetti del Continente,
È mio dovere, come voce dei Triumviri e del Popolo, informarvi tutti che qualche sera addietro è giunta in città una giovane donna, in evidente stato di alterazione psichica ed emotiva.
Fortuna vuole che le guardie cittadine l’abbiano veduta e abbiano potuto comunicare con me, affinché prendessi parte a questo fortunoso evento.
Sì, cittadini di Vecchia Kewor, la fortuna è un elemento dominante delle nostre vite. Ad essa dobbiamo più di quanto vorremmo confidare a noi stessi. Siamo creature fragili, dopotutto.
È con gioia che Vi informo che abbiamo restituito questa giovane fanciulla alla sua famiglia, lontana da Vecchia Kewor e, ci auguriamo per sempre, da simili efferatezze.
Desidero condividere con voi la sua gratitudine al nostro servizio e la felicità in cuor suo di aver considerato la Capitale del Continente, come prima ancora di salvezza.
Stiamo attraversando un periodo ombroso, ma per quanto buio regni attorno a noi, una consapevolezza ci accomuna. Essa è una luce che si cela ma non cede, è una presenza leggera ma vigorosa: essa è il Triumvirato, i soli uomini che hanno saputo rendere al Continente il suo miglior risveglio e che oggi, foderati di saggezza e discrezione, vegliano su tutti noi.
Prediletta gente di Vecchia Kewor e protetti del Continente,
È mio dovere, come voce dei Triumviri e del Popolo, informarvi tutti che qualche sera addietro è giunta in città una giovane donna, in evidente stato di alterazione psichica ed emotiva.
Fortuna vuole che le guardie cittadine l’abbiano veduta e abbiano potuto comunicare con me, affinché prendessi parte a questo fortunoso evento.
Sì, cittadini di Vecchia Kewor, la fortuna è un elemento dominante delle nostre vite. Ad essa dobbiamo più di quanto vorremmo confidare a noi stessi. Siamo creature fragili, dopotutto.
È con gioia che Vi informo che abbiamo restituito questa giovane fanciulla alla sua famiglia, lontana da Vecchia Kewor e, ci auguriamo per sempre, da simili efferatezze.
Desidero condividere con voi la sua gratitudine al nostro servizio e la felicità in cuor suo di aver considerato la Capitale del Continente, come prima ancora di salvezza.
Stiamo attraversando un periodo ombroso, ma per quanto buio regni attorno a noi, una consapevolezza ci accomuna. Essa è una luce che si cela ma non cede, è una presenza leggera ma vigorosa: essa è il Triumvirato, i soli uomini che hanno saputo rendere al Continente il suo miglior risveglio e che oggi, foderati di saggezza e discrezione, vegliano su tutti noi.