Alla città di Moderdale / agli elfi drow: d'un offesa imperdonabile
08/06/2020 - 10:28

Azghad,
Ieri io e mio fratello Borin ci siamo recati nell'Arena di Moderdale per assistere al duello del grande Rambaldo Barbanera contro un orco. Si prospettava una serata di lieto divertimento, e io personalmente avevo anche un paio d'affari da portare a termine. Affari fruttuosi, che sono saltati. Ma andiamo con ordine!
Per prima cosa dovevo vendere la mia spada lunga magica a Luna, un'elfa drow che m'ha raggiunto al baldacchino combattenti. Quando gliel'ho mostrata, lei subito ha cominciato ad insinuare che io fossi un imbroglione, che la spada non fosse magica, che stessi insomma cercando di gabbarla. Tutta l'acrimonia che i drow provano verso noi nani è venuta fuori quando le ho spiegato che l'attivazione della spada esigeva una formula che non conoscevo, ma che sarebbe bastato andare dai Saggi e chiedere di fare una piccola indagine, sicuramente avrebbero avuto risposte sulla spada.
All'elfa Luna non è bastata la mia spiegazione, mi ha subissato di domande, non si fidava e io ne ero stufo, così le ho detto di andare via e le ho preso la spada (ancora inguainata) dalle mani.
Senza alcun motivo, senza alcuna giustificazione, Luna ha estratto la sua spada e l'ha brandita verso di me, determinata ad infliggermi una ferita mortale al cranio.
Non volevo spargere sangue e turbare la pace del Re di Moderdale, per cui non ho impugnato né la mia ascia né la spada magica e mi sono limitato a darle una spallata facendola ruzzolare giù dagli spalti, ma troppo tardi. Infatti l'elfa Luna mi ha ferito alla fronte, avevo la faccia piena di sangue, tutti possono testimoniarlo!
Ho chiamato le guardie gridando all'assassina e dopo un po' sono arrivate, da lì in poi è stato il caos puro. Chi urlava, chi tirava i pomodori, le cococce e la verzura addosso a noi sventurati, un umano che farneticava di Tull arrivava in quel fare per difendere la drow e lei, d'altro canto, tentava di difendersi dicendo che ero stato io ad aggredirla, che lei si era difesa! Ma signori, lei era armata di spada e in guardia, io disarmato e ferito. La sua versione era decisamente ridicola, ma le guardie mi hanno creduto solo quando è intervenuto il Lord di Minargal Rambaldo, perché d'un mercante nano si pensa sempre che sia un imbroglione e la sua opinione fasulla.
Alla fine siamo stati costretti a fuggire perché la folla inferocita stava cercando di sfondare il cordone delle guardie del povero Maresciallo di Moderdale, o Capo, o non so in realtà che grado avesse.
Oltre il danno, la beffa: mentre cercavo di non finire calpestato dai rivoltosi qualcuno mi ha sottratto la spada magica.. Un'opera vigliacca e tremenda, che dovrà essere vendicata.
Sono stato insultato, minacciato e ferito all'interno della città di Moderdale, e ho rischiato di essere linciato da una folla che cianciava di Averla e altre amenità. In virtù degli ottimi rapporti che intercorrono tra Minargal e Moderdale, dell'affetto e della stima che intercorrono da sempre tra i Nani e gli abitanti di Moderdale, io chiedo che mi sia concessa la giusta RIPARAZIONE!
Offro due alternative:
- Che Luna l'elfa drow mi sia consegnata viva dallo Sceriffo di Moderdale, in modo che possa essere processata a Minargal dal Gran Consiglio.
o, in alternativa
- Che lei versi nel mio conto in banca 1000 monete d'ammenda, e farò finta che tutto ciò non sia mai successo.
Mi rimetto alla saggezza del Re di Moderdale, che consideri l'onta che un povero mercante è stato costretto a subire, oltre alla perdita della grande spada magica acquisita con enormi sacrifizi personali.
In fede
Liutprando Birrobarbo
Mastro Birraio

Ieri io e mio fratello Borin ci siamo recati nell'Arena di Moderdale per assistere al duello del grande Rambaldo Barbanera contro un orco. Si prospettava una serata di lieto divertimento, e io personalmente avevo anche un paio d'affari da portare a termine. Affari fruttuosi, che sono saltati. Ma andiamo con ordine!
Per prima cosa dovevo vendere la mia spada lunga magica a Luna, un'elfa drow che m'ha raggiunto al baldacchino combattenti. Quando gliel'ho mostrata, lei subito ha cominciato ad insinuare che io fossi un imbroglione, che la spada non fosse magica, che stessi insomma cercando di gabbarla. Tutta l'acrimonia che i drow provano verso noi nani è venuta fuori quando le ho spiegato che l'attivazione della spada esigeva una formula che non conoscevo, ma che sarebbe bastato andare dai Saggi e chiedere di fare una piccola indagine, sicuramente avrebbero avuto risposte sulla spada.
All'elfa Luna non è bastata la mia spiegazione, mi ha subissato di domande, non si fidava e io ne ero stufo, così le ho detto di andare via e le ho preso la spada (ancora inguainata) dalle mani.
Senza alcun motivo, senza alcuna giustificazione, Luna ha estratto la sua spada e l'ha brandita verso di me, determinata ad infliggermi una ferita mortale al cranio.
Non volevo spargere sangue e turbare la pace del Re di Moderdale, per cui non ho impugnato né la mia ascia né la spada magica e mi sono limitato a darle una spallata facendola ruzzolare giù dagli spalti, ma troppo tardi. Infatti l'elfa Luna mi ha ferito alla fronte, avevo la faccia piena di sangue, tutti possono testimoniarlo!
Ho chiamato le guardie gridando all'assassina e dopo un po' sono arrivate, da lì in poi è stato il caos puro. Chi urlava, chi tirava i pomodori, le cococce e la verzura addosso a noi sventurati, un umano che farneticava di Tull arrivava in quel fare per difendere la drow e lei, d'altro canto, tentava di difendersi dicendo che ero stato io ad aggredirla, che lei si era difesa! Ma signori, lei era armata di spada e in guardia, io disarmato e ferito. La sua versione era decisamente ridicola, ma le guardie mi hanno creduto solo quando è intervenuto il Lord di Minargal Rambaldo, perché d'un mercante nano si pensa sempre che sia un imbroglione e la sua opinione fasulla.
Alla fine siamo stati costretti a fuggire perché la folla inferocita stava cercando di sfondare il cordone delle guardie del povero Maresciallo di Moderdale, o Capo, o non so in realtà che grado avesse.
Oltre il danno, la beffa: mentre cercavo di non finire calpestato dai rivoltosi qualcuno mi ha sottratto la spada magica.. Un'opera vigliacca e tremenda, che dovrà essere vendicata.
Sono stato insultato, minacciato e ferito all'interno della città di Moderdale, e ho rischiato di essere linciato da una folla che cianciava di Averla e altre amenità. In virtù degli ottimi rapporti che intercorrono tra Minargal e Moderdale, dell'affetto e della stima che intercorrono da sempre tra i Nani e gli abitanti di Moderdale, io chiedo che mi sia concessa la giusta RIPARAZIONE!
Offro due alternative:
- Che Luna l'elfa drow mi sia consegnata viva dallo Sceriffo di Moderdale, in modo che possa essere processata a Minargal dal Gran Consiglio.
o, in alternativa
- Che lei versi nel mio conto in banca 1000 monete d'ammenda, e farò finta che tutto ciò non sia mai successo.
Mi rimetto alla saggezza del Re di Moderdale, che consideri l'onta che un povero mercante è stato costretto a subire, oltre alla perdita della grande spada magica acquisita con enormi sacrifizi personali.
In fede
Liutprando Birrobarbo
Mastro Birraio
