OldOak GdR - Vita di tutti i giorni ed insoliti colori

Un gioco di ruolo online di ambientazione fantasy completamente gratuito basato su chat. Crea il tuo personaggio scegliendo tra più di 10 classi e razze diverse

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Vita di tutti i giorni ed insoliti colori

01/06/2020 - 16:08
[A Pontergar, al Vecchio Sam, oramai è tutto un parlare ed un raccontare di quanto è accaduto la notte scorsa. Una voce che passa di bocca in bocca, probabilmente tingendosi di dettagli e colori fantasiosi. Echeggiando dalla città insulare sino al Continente.]
“Erano un gruppo di cinque o sei persone. Donne e uomini o al più mezzosangue a vedere dai loro corpi. Uno era un basso, ma ben piazzato. Forse un Nano o uno Gnomo che ha mangiato troppo in vita sua …”
“E quindi? Vieni al punto: come mai ne parlano tutti!?”
“Schiocco, te ed il restare a sistemare le reti da pesca! Ti sei perso …”
“Cosa?! Cosa mi sono perso!?”
“Ti sei perso qualcosa che non dovevi perderti. Me lo diceva mia Nonna, ma credevo fossero leggende: erano Baccanti del Nume Barol!”
“…Impossibile…”
“Te lo giuro sugli Dei! Vestivano tuniche indaco ed oro, fasciate di sete smeraldo e zaffiri. Portavamo ceste d’uva nera come la notte e maschere di carta a richiamare la faccia di un orso! Cantavano con voci che non sono di questo mondo, ballavano come se non avessero limiti nel corpo ed hanno donato uva, erbe da pipa e … e per il resto avevi ad esserci!”

[A Kewor, nel Piazzale al centro della Città, il mercato oltre alle numerose bancarelle ed ai pittoreschi ambulanti è stato animato anche da una figura snella e slanciata, austera nel suo abito color bronzo ed in quell’acconciatura di piccoli ricci fermati da una coppia di ali di metallo fissati in testa. Portava un bastone da cui pendeva una lanterna accesa, nonostante fosse giorno. Chi ha visto la fiamma racconta che fosse fatta d’oro liquido, che ballava su sé stessa. Ha parlato con molti commercianti, distribuendo piccole benedizioni e santini del Dio Bazar.]
Ascoltaci Bilancia del Commercio,
Araldo dei guadagni e padre dei preziosi.
Signore degli intraprendenti, illuminaci
con la tua Lanterna, guidaci ai profitti!
Con il tuo bastone schiaccia chi del commercio è nemico!

[Alla Taverna dell’Impiccato, ad Averla, girano voci circa una piccola nave attraccata da pochi giorni. Una cocca ad un albero ed una fila di remi, con una vela dai colori delle code dei pavoni. Per chi è riuscito a parlare con l’equipaggio sembra che il nome dell’imbarcazione sia Itaca. Alcuni membri dell’equipaggio sono stati un po’ a terra prima di spingersi verso la Foresta. Parlavano di antichi luoghi dove il latte ed il miele sgorgano dalla terra e dove i frutti più prelibati crescono sugli alberi tutto l’anno. Parlavano di un tesoro perduto, di un baule contenente statuette intagliate in pietre pregiate. Da quando sono ripartiti non se ne è saputo più nulla.]

[Ad Andaur, nel piazzale davanti alla Botte Logora, una ragazza si è spesa in balli e canti per diversi pomeriggi. Ha narrato più volte la fiaba della dama che diventò polena, della dama cigno del grande lago e della dama falco e del suo amante lupo. Tutte storie d’amore amare, nonostante i filali dolci … o quasi. Suonava tamburelli e piccole ocarine. L’ultimo giorno a offerto al suo dio un canestro di frutta e pesce affumicato, pregando assieme agli altri Artisti dell’Isola.]
Barol, discendimi in seno
ed inibisci ogni mio freno!
Bardi e Cantori offron panieri
recando a te grappoli neri!

Festosi canti per te, Nume
mentre danziamo su ondose spume.
Tu che per noi sei Musa
non lasciar la creatività delusa
libera l’arte che nelle nostre membra è reclusa!