Mornie alantie
19/12/2020 - 12:42
{Uno scritto viene recapitato ed appeso nelle teche pubbliche. Il tratto è elegante, tipico della razza elfica, tondeggiante e con ghirigori arzigogolati sulle lettere.}
Inconfutabile è la gioia che ieri notte ha rischiarato i nostri cuori.
Giorni passati, temendo che il peggio non potesse mai finire, rinchiusi in quella grotta sperando che la creatura che ci dava la caccia non riuscisse ad arrivare a noi. Sono stati giorni di puro terrore, ma la fiamma della speranza non si era spenta. Soprattutto quando la voce del Turnar Siomir era giunta a noi.
Ieri notte ancora una volta l'immonda bestia che ci braccava era tornata, ne sentivamo le unghie sulla roccia che ci separava. Non sapevamo quanto a lungo saremmo potuti sopravvivere. Le scorte di cibo e acqua erano quasi terminate. Ma poi udimmo. Aveva smesso di graffiare. Qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
Fu il silenzio. Ma non durò a lungo. Sentivamo le urla della creatura, grida di dolore. Qualcuno stava combattendo, lo potevamo sentire. Pregammo la Grande Madre, con le ultime energie rimaste. E poi.. Nuovamente il silenzio. Fu allora che la voce chiara ed esotica dell'Artiriel Edelwen giunse da oltre la roccia.
La creatura era morta, consumata dalle fiamme e colpita mortalmente dalle frecce, ed è con somma gioia che i nostri occhi si sono posati nuovamente sul Dol-Athar Ewnel Fostokos.
La nostra preghiera è stata ascoltata, e la speranza ben riposta.
Lunga vita al Dol-Athar! Che Beriandil possa rinascere.
Mornie alantie, ennas ad estel.
Kaninual Lue'Fique
Inconfutabile è la gioia che ieri notte ha rischiarato i nostri cuori.
Giorni passati, temendo che il peggio non potesse mai finire, rinchiusi in quella grotta sperando che la creatura che ci dava la caccia non riuscisse ad arrivare a noi. Sono stati giorni di puro terrore, ma la fiamma della speranza non si era spenta. Soprattutto quando la voce del Turnar Siomir era giunta a noi.
Ieri notte ancora una volta l'immonda bestia che ci braccava era tornata, ne sentivamo le unghie sulla roccia che ci separava. Non sapevamo quanto a lungo saremmo potuti sopravvivere. Le scorte di cibo e acqua erano quasi terminate. Ma poi udimmo. Aveva smesso di graffiare. Qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
Fu il silenzio. Ma non durò a lungo. Sentivamo le urla della creatura, grida di dolore. Qualcuno stava combattendo, lo potevamo sentire. Pregammo la Grande Madre, con le ultime energie rimaste. E poi.. Nuovamente il silenzio. Fu allora che la voce chiara ed esotica dell'Artiriel Edelwen giunse da oltre la roccia.
La creatura era morta, consumata dalle fiamme e colpita mortalmente dalle frecce, ed è con somma gioia che i nostri occhi si sono posati nuovamente sul Dol-Athar Ewnel Fostokos.
La nostra preghiera è stata ascoltata, e la speranza ben riposta.
Lunga vita al Dol-Athar! Che Beriandil possa rinascere.
Mornie alantie, ennas ad estel.
Kaninual Lue'Fique